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Regole e punti del gioco del Tresette

Tra i vari skill games, disponibili sulle varie piattaforme di gambling, il gioco del Tresette è molto apprezzato dagli appassionati dei giochi di carte. Ormai, questi giochi si trovano anche online sulle diverse lobby dei siti dei bookmakers. In questo articolo spieghiamole regole Tresette con le norme principali del gioco, lo svolgimento della partita classica e il valore delle mani. Conoscere i punti e il valore delle carte è molto importante per aumentare le probabilità di vincita contro gli avversari. Di seguito è possibile consultare la tabella con il confronto bonus per i giochi di carte online.

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Storia e regolamento del gioco del Tresette

A causa della sua connotazione fortemente regionale, il tressette non ha un regolamento unico e condiviso a livello nazionale o internazionale. Di solito, prima di iniziare una partita i giocatori concordano regole e varianti, a meno che non si stia giocando un torneo con regolamento ufficiale verbalizzato ed accettato all’atto dell’iscrizione. In quanti giocatori si gioca? Il tresette è nato per partite di quattro giocatori in squadre di due contro due. Alcuni lo giocano anche in 2, 3 o 5 giocatori, normalmente riuniti in due squadre. Con tre persone ad esempio si crea un team da un giocatore e uno da due. Qualora si fosse in cinque, le squadre sono di due e tre persone. La partita a quattro giocatori è comunque quella che riscuote maggior successo, poichè conta una maggiore strategia e complessità, e rende molto più interessante e avvincente questo tipo di gioco. Sul nostro blog sono disponibili tutte le informazioni sui giochi di carte online: dal gioco della Scopa ad Asso Piglia Tutto.

Le Regole del Tressette 

Ecco le regole base del gioco del tresette, uno dei giochi di carte e skill games più giocati al mondo. 

  • Si gioca con un mazzo di 40 carte italiane tradizionali. 
  • I giocatori possono selezionare il tipo di carte (napoletane, piacentine…). 
  • E’ anche possibile selezionare le carte francesi senza i Jolly, gli 8, i nove e i dieci. 
  • Ci sono 4 semi: denari, coppe, bastoni, spade. 
  • Il tresette può essere giocato da 2,3 o 4 giocatori. 

Chi vince al gioco del tresette? Le regole Tresette non lo specificano in modo definitivo. A causa della sua natura fortemente regionale, il tressette non ha regole universalmente condivise ed accettate. Pertanto è buona norma che i giocatori concordino sulle regole e varianti da considerare prima che abbia inizio il gioco. Comunque, solitamente, vince la coppia o il giocatore che arriva prima al totale di 21 punti.  

Termini per le regole tresette 

  • Giocata: la carta mostrata scoperta sul tavolo da un giocatore; 
  • Mano: la fase di una smazzata in cui tutti i giocatori al tavolo effettuano una giocata; 
  • Smazzata: la fase di gioco che inizia con la distribuzione delle carte e si conclude con il conteggio dei punti; 
  • Partita: la fase di gioco composta da una o più smazzate.

Tresette: il valore delle carte e i punti

Ecco il valore delle carte nel gioco del tresette. Il tre è la carta più forte e prende su tutte le altre ma, nel conteggio dei punti, non è quella che vale di più. La carta con il valore più alto è l’asso, che vale un punto pieno. Le carte hanno il seguente valore decrescente ai fini della presa della mano:

  • Tre
  • Due
  • Asso
  • Re
  • Cavallo
  • Fante
  • Sette
  • Sei
  • Cinque
  • Quattro

Ecco come si calcolano i punti a tresette: 

  • Asso: 1 punto
  • Tre, Due, Re, Cavallo e Fante: 1/3 di punto
  • Le altre carte (7,6,5,4): 0 punti

L’accuso (o accusa) del bongioco e della napoli

Nel gioco del tressette non è assolutamente permesso comunicare le proprie carte, neanche mediante segni. Si racconta infatti che il gioco del tressette fu inventato da due muti. Nel gioco a quattro, queste comunicazioni rispettano delle regole molto precise, nel senso che possono essere usate delle parole che sono standard e da tutti riconosciute: mentre si comunica al proprio compagno come giocare la mano, di fatto usando il gergo standard del tresette da informazioni anche agli avversari.

Il tressette con “accusa” (o accuso) prevede la possibilità di vincere dei punti extra a fine round rispetto agli 11 del mazzo. Questa situazione si verifica nel caso in cui un giocatore tiene in mano una particolare combinazione di carte. In particolare:  

  • La “napoli” (o “napoletana”) è la combinazione di asso, due e tre dello stesso palo (seme), e vale tre punti in più per la squadra che la detiene. 
  • Il “bongioco” (o “buon gioco”) è un tris di assi, di due o di tre. La quarta carta mancante viene chiamata “fagliante”. Questa combinazione vale tre punti; nel caso di quattro carte uguali il bongioco diventa superbongioco e vale quattro punti e, in alcune varianti regionali, si chiama “stella”.  

L’accusa è multipla, nel senso che si può dichiarare contemporaneamente più bongiochi o napoli insieme. In questo caso i punti vinti sono pari alla somma dei punti delle singole accuse più i punti vinti durante il gioco. A seconda delle regioni italiane, l’accusa può essere fatta, oltre che semplicemente a voce, anche letteralmente battendo una o più volte sul tavolo con le nocche o con la mano, azione nata con tutta probabilità per aggirare il divieto di parlare e di comunicare ogni informazione riguardante le carte in proprio possesso. Per tale motivo l’accusa è detta anche “bussata“.  

Di carattere regionale è anche la norma che indica quando effettuare la dichiarazione di accuso. Per esempio, in alcune aree italiane l’accusa è forzata e obbligatoria, mentre in altre zone è facoltativa e a scelta. In questo secondo caso il suo impiego diventa un elemento tattico del gioco: in relazione alle carte rimanenti che si tengono in mano, potrebbe essere più conveniente rinunciare all’accusa per non informare troppo gli avversari e quindi facilitargli troppo il gioco, possibilmente proprio quando è il loro turno di gioco. Quando questo accade, si rinuncia di fatto al punteggio extra corrispondente all’accusa e viene giustificato dal giocatore come una specie di dimenticanza, tant’è che, localmente, si dà la possibilità di accusare solo entro il terzo turno di presa. Questa regola è oramai stata nazionalizzata. Il non accusare è considerato una “scorrettezza”, che comunque generalmente non rende granché. 

Termini gergali consentiti tressette 

Busso, battendo con le nocche o il palmo della mano sul tavolo, si intende dire “lancia la carta più alta che hai di quel seme e, nel caso in cui prendi tu, ritorna nello stesso seme”; 

Striscio (o “vai liscio”), significa “in questo palo (o seme) ne ho altre (almeno una)” oppure, se fatto dopo aver preso su un “busso” del compagno, “per il momento gioco così, ma stai tranquillo che posso ritornare nel seme da te bussato”; 

Volo, dall’immagine della carta lanciata sul tavolo di gioco, significa che si sta giocando l’ultima carta del seme (o palo). 

Nelle regole tresette, la somma dei punti viene sempre arrotondata per difetto. Se, ad esempio, un giocatore avesse totalizzato 7 punti + 1/3 di punto il suo punteggio sarebbe di 7 punti. Il totale dei punti di una smazzata è pari a 11. Prestate attenzione al fatto che l’asso è, ai fini del punteggio, la carta di maggior valore ma che, hai fini della presa, il tre e il due valgono più dell’asso.

 

GIOCARE PUÒ CAUSARE DIPENDENZA PATOLOGICA. IL GIOCO È VIETATO AI MINORI DI ANNI 18.

 

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